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Quetiapina: prolungamento del intervallo QT


Negli studi clinici, l’antipsicotico Quetiapina ( Seroquel ) non è risultato associato ad un aumento persistente dell'intervallo QT. Tuttavia, l'effetto QT non è stato valutato in maniera sistematica in uno studio ad hoc.
Nell'esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di prolungamento dell'intervallo QT nei pazienti che hanno assunto overdose di Quetiapina, in pazienti con malattia concomitante, e nei pazienti che stavano assumendo farmaci noti per causare squilibri elettrolitici o prolungare l'intervallo QT.

L'uso della Quetiapina dovrebbe essere evitato in combinazione con altri farmaci associati a prolungamento dell’intervallo QTc tra cui gli antiaritmici di classe 1A ( ad esempio, Chinidina, Procainamide ) o antiaritmici di classe III ( es. Amiodarone, Sotalolo ), i farmaci antipsicotici ( ad esempio, Ziprasidone, Clorpromazina, Tioridazina ), antibiotici ( ad esempio, Gatifloxacina, Moxifloxacina ), o qualsiasi altra classe di farmaci che aumentano l'intervallo QTc ( ad esempio, Pentamidina, Levometadil acetato, Metadone ).

La Quetiapina dovrebbe essere evitata anche in presenza di condizioni che possono aumentare il rischio di comparsa di torsioni di punta e/o morte improvvisa tra cui (1) una storia di aritmia cardiaca, come bradicardia, (2), ipopotassiemia o ipomagnesiemia, (3) uso concomitante di altri farmaci che prolungano l'intervallo QTc, e (4) presenza di prolungamento dell'intervallo QT congenito.

Cautela deve essere esercitata anche quando la Quetiapina è prescritta nei pazienti con aumentato rischio di prolungamento dell'intervallo QT ( ad esempio malattie cardiovascolari, storia familiare di prolungamento del QT, anziani, insufficienza cardiaca congestizia e ipertrofia cardiaca ). ( Xagena2011 )

Fonte: FDA, 2011


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